LE ORIGINI IGNORANTI E PAGANE DELL’EVOLUZIONE

L’EVOLUZIONE E’ UN’ANTICA IDEA PAGANA E IGNORANTE

Contrariamente a quanto affermano i suoi sostenitori, l’evoluzione non è una teoria scientifica ma una credenza pagana. L’idea dell’evoluzione apparve per la prima volta in società antiche come Egitto, Babilonia e Sumer, dopo di che passò agli antichi filosofi greci.

I monumenti pagani sumeri contengono affermazioni che negano la creazione e affermano che gli esseri viventi sono emersi da soli come parte di un processo graduale. Secondo la credenza sumera, la vita è emersa da sola dal caos dell’acqua.

Come parte delle loro religioni superstiziose, gli antichi egizi credevano che “serpenti, rane, vermi e topi emergessero dal fango delle acque alluvionali del Nilo”. Proprio come i Sumeri, gli antichi egizi negavano l’esistenza di un Creatore e pensavano che “gli esseri viventi emersero per caso dal fango”.

L’affermazione più importante dei filosofi greci Empedocle (V secolo a.C.), Talete († 546 a.C.) e Anassimandro († 547 a.C.) di Mileto era che i primi esseri viventi fossero formati da sostanze inanimate come aria, fuoco, e acqua. Questa teoria postulava che i primi esseri viventi emersero improvvisamente nell’acqua e che in seguito alcuni di loro lasciarono l’acqua, si adattarono alla vita sulla terraferma e iniziarono a viverci. Talete credeva che l’acqua fosse la radice di tutta la vita, che le piante e gli animali cominciassero a svilupparsi nell’acqua e che l’umanità fosse il risultato finale di questo processo. Anassimandro, un contemporaneo più giovane di Talete, sosteneva che “l’uomo è nato dai pesci” e la fonte della vita ha avuto inizio con una “massa primordiale”.

L’opera in versi di Anassimandro On Nature è la prima opera scritta disponibile basata sulla teoria dell’evoluzione. In quella poesia, ha scritto che le creature sono nate dalla melma che era stata essiccata dal sole. Pensava che i primi animali fossero ricoperti di scaglie spinose e vivessero nei mari. Man mano che queste creature simili a pesci si sono evolute, si sono trasferite sulla terraferma, hanno perso le loro coperture squamose e alla fine sono diventate esseri umani. La sua teoria può essere considerata il primo fondamento dell’attuale teoria dell’evoluzione, poiché presenta molte somiglianze con il darwinismo.

Empedocle riunì idee precedenti e suggerì che gli elementi fondamentali (cioè terra, aria, fuoco e acqua) si unissero per creare corpi. Credeva anche che l’uomo si fosse sviluppato dalla vita vegetale e che solo il caso avesse un ruolo in questo processo.

Eraclito († V secolo aC) affermava che poiché l’universo era in un processo di costante cambiamento, non aveva senso mettere in discussione il racconto mitico del suo inizio e sosteneva che non aveva né inizio né fine. Piuttosto, semplicemente esisteva. In breve, la credenza materialista su cui si basa l’evoluzione esisteva anche nell’antica Grecia.

L’idea dello sviluppo spontaneo fu sostenuta da molti altri filosofi greci, in particolare da Aristotele (384-22 aC). Questa idea diceva che gli animali, in particolare alcuni vermi, insetti e piante, si sono formati da soli in natura e quindi non avevano bisogno di subire alcun processo di fecondazione. Maurice Manquat, ben noto per i suoi studi sulle idee di Aristotele sulla storia naturale, una volta disse:

Aristotele si preoccupava così tanto dell’origine della vita che accettava la generazione spontanea (l’unione di sostanze inanimate per formare spontaneamente un essere vivente) per spiegare certi eventi che non potevano essere spiegati in nessun altro modo.

A un attento esame, si possono vedere considerevoli somiglianze tra le idee dei pensatori evoluzionisti passati e presenti. Le radici dell’idea materialista secondo cui l’universo non ha né inizio né fine, così come la visione evoluzionista secondo cui gli esseri viventi sono emersi come risultato del caso, si trovano nella cultura pagana sumera ed erano comuni tra i pensatori greci materialisti. Le idee che la vita è emersa dall’acqua e da una miscela nota come “massa primordiale”, e gli esseri viventi emergono solo a causa del caso, costituiscono le basi di queste due idee che sono legate nonostante il passare di così tanto tempo.

Pertanto, gli evoluzionisti sostengono una teoria le cui radici sono radicate in idee antiche che hanno dimostrato di non avere basi scientifiche. Inoltre, tali idee furono proposte per la prima volta da antichi pensatori materialisti e contengono significati pagani.

In realtà, l’evoluzione non è ristretta all’antica cultura sumera o agli antichi filosofi greci, poiché costituisce l’essenza di tali importanti sistemi di credenze contemporanee come il confucianesimo, il taoismo e il buddismo. In altre parole, l’evoluzione non è altro che una teoria completamente contraria alla creazione descritta nella Bibbia.

Alcuni evoluzionisti, nonostante le prove scientifiche del contrario, affermano che la Bibbia sostiene questa presunta “teoria creazionista dell’evoluzione” e cercano di trovare la fonte dell’evoluzione nel mondo biblico. Affermano che questa idea è emersa per la prima volta da pensatori cristiani e, quando le loro opere sono state tradotte in lingue straniere, il pensiero evoluzionista è apparso in varie parti del mondo.

Tuttavia, i pochi esempi sopra riportati rivelano chiaramente che l’evoluzione non è altro che una credenza primitiva che risale alle antiche società pagane. Sarebbe un grave errore cercare di dimostrare che il pensiero evoluzionista, costruito su fondamenti materialistici, può essere attribuito ai pensatori come Darwin quando non c’è assolutamente alcuna chiara base scientifica e storica a sostegno di tale affermazione.

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