IL POTERE DEL NOME “YAHUSHUA” CONTRO I POTERI OCCULTI DEL SIX-TEMA (666) GLOBALE

 

 

Molti di coloro che in questi anni ci hanno sentito pronunciare il nome del Messyah, hanno reagito stupiti per motivi diversi. Noi pronunciamo “Yahushua”, e tutti quelli che senza prima accertarsi sinceramente e seriamente non sono d’accordo; si irritano lanciando giudizi malevoli e condanne contro la nostra vera Qahal di Yahushua formata da persone semplici e sincere. Alcuni ci giudicano con la qualifica di “appartenenti al movimento del sacro nome”. Questo al solo scopo malevolo di confondere il pubblico che viene a leggere la nostra testimonianza della Verità rivelata dal Ha’Mashyah di Eloah: Yahushua!

Un altro motivo addotto da questi religionisti che ignorano la pura Verità, è che siamo stati influenzati dalla setta giudaica dei Santi Nomi (che perlatro non esiste!). Credono che “l’ignoranza” ci porti ad essere privi della conoscenza che ‘essi’ presumibilmente credono di possedere, quando enunciamo: ‘Yahushua’ è l’unico modo corretto per invocare il nostro Messyah. Questi religionisti di Babilonia ci odiano contro l’insegnamento ordinato dal Messyah di “non odiare i fratelli e nemmeno i nemici”; mentre rimangono dormienti nel torpore dell’ignoranza dei loro falsi insegnamenti e dei loro falsi maestri (2 Tim 4:3) attraverso cui hanno impiantato nelle loro menti e nei loro cuori le menzogne lette in così tante riviste e libri, scritti sulla base di filosofie religiose umane, che essi hanno letto come fossero le Sacre Scritture.

Il vero nome ebraico del Signore Cristo

Bene, in questo momento, non vogliamo prendere questo spazio per approfondire le radici etimologiche ed ebraiche per difendere la pronuncia del nome del Messyah. No, non è nostra intenzione entrare in quei dettagli che possono essere studiati da chiunque abbia un pò buona volontà e nessun pregiudizio. Quello che farò invece è immergervi nella rivelazione fondamentale del proposito eterno di Eloah YHVH. Ho intenzione di dimostrare a ciascuno di voi che il nome benedetto di Yahushua è direttamente legato alla sua missione come preannunciato nel libro della Genesi (Bereshit) al capitolo 3, versetto 15:

“Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; esso ti schiaccerà la testa e tu gli ferirai il calcagno“.

Il nome del Messyah, il Figlio dell’Eterno, non è stato dato da un uomo, ma il suo nome è stato rivelato dal cielo. Leggiamo la testimonianza in Luca 1:30-31.

“Allora l’angelo disse a Maria, non temere, perché hai trovato grazia presso EL. E ora, tu concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio e lo chiamerai Yahushua. – (1960 Bibbia di Re Giacomo) – *[considerare che l’angelo parlò a Maria in ebraico dove il nome aveva uno specifico senso collegato alla salvezza e non in greco dove non significava nulla]*

E’ chiaro e scritto, che fu l’angelo come messaggero della Divina Volontà, a “rivelare il nome” che suoi genitori avrebbero dovuto dare al figlio secondo il progetto dell’Eterno. Miryahm e Yahuseph non hanno mai scelto personalmente il nome da dare al Messyah di Eloah! Non hanno nemmeno usato una lingua diversa dall’ebraico/aramaico per dargli un normale nome ‘estero’ e oltretutto anche ‘pagano’!

Ora, tutti voi dovreste già aver ben compreso che il nome IEOSUS è una traduzione nella lingua greca, fatta anche male dai cosiddetti “padri” della chiesa cattolica romana, di un nome originariamente ebraico. Il VERO NOME viene pronunciato proprio in questo momento della storia della salvezza umana, perchè è proprio il messaggero celeste che pronuncia quel nome così come CORRETTAMENTE DEVE ESSERE pronunciato in ebraico: YAHUSHUA! L’angelo dice che deve essere chiamato così per una ragione ben precisa: “… LUI SALVERA’ il ‘suo popolo’ dai suoi peccati”.

Trovo interessante aggiungere a questo punto che anche a Saulo di Tarso (Paolo) è stato rivelato il nome del Figlio di Eloah YHVH dal cielo, direttamente dallo stesso Yahushua! Ma la cosa più interessante è che esso è stato RIVELATO ORIGINARIAMENTE E SOLAMENTE in ebraico. Come descritto in Atti 26:15: “Io dissi: Chi sei, Adonay?” E l’Adonay rispose: “Io sono Yahushua, che tu perseguiti.”

Non c’è dubbio, che questo nome è ebraico ed è stato pronunciato in questa lingua; e non in greco o latino come molti purtroppo erroneamente sono stati convinti a credere dagli scritti dei ‘cosiddetti’ padri della chiesa. Nella Tanakh ebraica (Torah, Profeti e Scritti) è YAHUSHUA quel nome, e troviamo questo nel libro di Neemia. Ma prima di citare questo passo dovremmo vedere come Yahushua è scritto in ebraico. Le lettere vengono lette da destra a sinistra sono: Yod, He, Vav, Shin e Ayin.

Nome del Salvatore originale in ebraico non è Gesù

La radice יהושׁע (YAHUSHUA) significa: “YHVH è la salvezza”, ma qualcuno purtroppo pensa che sia stato  correttamente tradotto nel nome spagnolo “JESÚA”, come nel greco Ieosus e infine nell’Italiano Gesù. Il dizionario biblico spagnolo dice:

Jesùa (aramaico: Yeshua), è una forma tardiva di Yahushua; nome che appare anche nei sigilli ebraici antichi e nei documenti secolari presenti tra i Rotoli del Mar Morto.

Ora, senza perder tempo a disquisire sul perchè di quell’erroneo Jesùa/Yehshua, permettetemi di condurvi ad un incredibile segreto rivelato nel codice contenuto nell’originale meraviglioso unico nome che salva.

Dobbiamo innanzitutto accettare che la lingua ebraica è molto più ricca di forma e sostanza della nostra. Ogni parola ha più di un significato ricco e complesso, e anche ogni lettera nasconde un messaggio codificato, nonchè un valore numerico. Per una migliore comprensione di ciò che diciamo, sarà utile confrontare ogni carattere di una parola, perché ognuna di esse contiene più informazioni di quanto sembri a prima vista. Pertanto, consiglio a coloro che si sono immersi nella ricerca delle radici originali della nostra fede, di non farsi sedurre da falsi maestri che usano slogan ripetitivi e concetti basati sull’ignoranza totale del “significato spirituale” delle parole usate nei nomi Biblici.

Nell’annunciazione angelica abbiamo capito che lo stesso Eloah Yahuveh ha chiamato il Suo prescelto Unto (Ha’MashYah = Il Messyah): Yahushua, che significa Yahuveh salva”. Così, il nostro Abbà (Padre), ha fatto in modo che ogni volta che un redento pronuncia questo nome: dichiara sì che è salvato, ma non per opera di sforzo umano o di un qualunque ‘figlio dell’uomo’, ma per opera della potente mano di YHVH (Ef. 2:8-9). In questo modo, si può comprendere più profondamente che cosa le vere Qahal (comunità/famiglie) del primo secolo avevano sperimentato, conosciuto e confessato con la loro bocca vivendo nel suo nome:

“Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede che noi annunciamo; perché, se con la bocca avrai confessato Yahushua come tuo Adonay e avrai creduto con il cuore che Eloah lo ha risuscitato dai morti, allora sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.” – (Rom. 10:8-10)

Questa meravigliosa rivelazione si manifesta a noi nella stesso nome di Yahushua. Il suo primo significato nasconde un meraviglioso potere per l’umanità caduta e morente. Ma, come abbiamo detto prima, le lettere ebraiche racchiudono un messaggio criptato che può essere compreso solo decodificando i loro significati pittografici e/o numerici. Ecco perché il nome del Messyah detiene ancora più ricchezza per chi gli appartiene e lo ama ubbidendogli come Signore in tutti i suoi comandamenti.

Quando ci riferiamo al carattere pittografico di ogni lettera ebraica, stiamo parlando che esse sono state originariamente rappresentate da figure (disegni) di parti del corpo umano, oggetti, animali, ecc. Questo fu compreso nel 1905, quando Flinder Petri, egittologo, ha fatto una scoperta che avrebbe cambiato la storia. Nella penisola del Sinai, in Serabit, durante degli scavi trovò un oggetto con incisa sopra una scrittura allora sconosciuta che invece oggi è conosciuta come proto-cananeo, pre-fenicio o proto-Sinaitico (paleo-ebraico – ndr), che dimostra di essere la scrittura più antica del mondo, e la madre di tutto il resto delle scritture del pianeta (nel senso di scrittura che riusciva ad esprimere un linguaggio compiuto vero e proprio come oggi, e non solo dei segni/simboli che esistevano anche prima, ma che non erano affatto un linguaggio compiuto – ndr). Questa scrittura può essere compresa, perché le lettere ebraiche contengono un preciso significato pittografico. Questi pittogrammi erano però anche lettere ebraiche, il che dimostra che si tratta in effetti di un vero e proprio alfabeto pre-fenicio.

ALFABETO PRE-FENICIO PALEO EBRAICO                              ALFABETO PRE-FENICIO o PROTO-SINAITICO (Paleo-ebraico)                                                                                       

Ritorniamo al nome del Messyah in ebraico “Yahushua”, che è scritto con cinque lettere ebraiche (da destra a sinistra) come segue:

– YOD
– HE (Hey)
– VAV
– SHIN
– AYIN

Considereremo ora le lettere che compongono il nome ebraico Yahushua e decodificheremo i suoi valori pittografici, così scopriremo una sorprendente rivelazione:

 

YOD:  La lettera Yod ha origine in un disegno. Il pittogramma della lettera Yod rappresenta un braccio teso e la sua mano aperta. Assomiglia anche al gesto di dare la mano. 

YOD PROTO-SINAITICO PALEO-EBRAICO

E’ la prima lettera del Tetragrammaton YHVH (nome divino), come anche dell’unico nome che salva (Yahushua). Lo Yod nell’ebraismo viene decriptato come simbolo di umiltà, per esempio in Num. 12:3 dove si dice che Moshè (Mosè) era “l’uomo più umile” della terra. Infatti gli scribi dicono che uno Yod in più è stato inserito nella scrittura per sottolineare l’umiltà di Moshè. Eloah YHVH si diletta usando il piccolo, il debole, e l’insignificante per dimostrare la Sua Gloria e la Sua potenza. Se vi sentite di essere piccoli o insignificanti in questo mondo, potete essere certi che la vostra vita è molto importante per il Dio Supremo sopra tutti gli dèi.

 

HE: La lettera He è un pittogramma che rappresenta un uomo con le braccia levate verso l’alto. In origine sembra indicasse l’uomo che alza le braccia al cielo per chiedere aiuto, o anche per ringraziare delle benedizioni ricevute da Dio, attraverso il suo Spirito Santo (es.: di raccolti abbondanti, di nuove nascite, di beni materiali, di pace e abbondanza, ecc.).

HE HEY pre-fenicio proto-sinaitico

La lettera He letteralmente significa: “guarda” o “ecco!”. Secondo la tradizione ebraica rappresenta lo Spirito divino, la rivelazione, e la luce. Rappresenta il potere creativo di Eloah (salmo 33:6), il soffio della sua bocca, l’espirazione dello Spirito Santo. In Genesi 2:4 dove viene descritta la creazione della terra e del cielo, la parola He si trova in mezzo a due ‘Bet’ (casa, dentro) così da essere racchiusa dentro o nella casa della ‘Parola’ creativa. Così possiamo leggere in questo passo la rivelazione che ‘il primo generato’ (He = espirato dal Ruach di Eloah YHVH stesso)espirò” anch’esso lo Spirito (Ruach) fuori da sè stesso (soffio, spirito) tutto il creato, confermando ciò che è scritto in Giov. 1:3,4: “Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini”.

Perciò in questa lettera che è l’espressione della creazione di ogni cosa è inserita la ‘Parola’ di YHVH da cui procede ogni altra cosa sia nel macrocosmo che nel microcosmo. La lettera He è anche la presenza di Eloah nel cuore dell’uomo fedele e sincero come fu appunto Yahushua. Questa sua funzione la troviamo anche nel nome di Abram che diviene ‘Abraham’ e in sua moglie Sarai che diviene ‘Sarah’, confermando così il potere di creare cose nuove, di rivelare e di dare la luce nella vita degli uomini (Giov. 1:3,4).

 

VAV: Il pittogramma antico assomiglia ad un picchetto (o gancio) che poteva essere usato per ‘appendere’ o appoggiare.

VAV paleo-ebraico

La lettera Vav è la sesta lettera dell’alfabeto ebraico, ed ha anche valore numerico 6. Il significato della parola Vav è “gancio”, come i ganci di collegamento usati per costruire il Tabernacolo (Mishkan). Proprio per il fatto di essere un “gancio” la parola Vav suggerisce il potere di agganciare, appendere, e unire. La troviamo per la prima volta in Genesi 1:1 nella descrizione della creazione del cielo e della terra, il primo atto creativo di Eloah YHVH. Essa è quindi impiegata per descrivere l’unità creativa, la completezza e la “connessione” del cielo e della terra nel proposito divino (agganciare, appendere). Implica anche il collegamento tra questioni spirituali e terrene. Vav è quindi la forza (Spirito) di unione e collegamento del Creratore con le creature, il “gancio” divino che lega insieme cielo e terra (intesi come realtà dimensionali). Vav, come abbiamo detto sopra, rappresenta anche il numero sei, ed è associato all’uomo della terra:

1) L’uomo è stato creato il sesto giorno
2) L’uomo lavora sei giorni a settimana
3) Ci sono sei millenni dati all’uomo nel peccato prima del ritorno del Messyah nel Regno di Dio
4) La “Bestia” è identificata come un “numero d’uomo”, per tre volte sei (666)

Ma la Vav, nonostante quanto appena detto, essendo una parte del nome del Messyah che è anche chiamato figlio dell’uomo (numero 6), è anche parte della Parola divina donata all’uomo (lo stesso Messyah è la Parola di Dio donata all’uomo come anche la Tanakh scritta) e ci porta ad un scoperta sensazionale. Vediamo quale.

L’arte di scrivere richiede agli scribi che le lettere ebraiche siano correttamente scritte, ben divise le une dalle altre, e che le lettere non possono essere nè malformate, rotte, o illegibili. Tuttavia nonostante l’accuratezza e la puntigliosità del lavoro degli scribi c’è una stranissima eccezione a queste regole per quanto riguarda la Vav che compare (nei rotoli di pergamena originali) nella parola ‘Shalom’ in Numeri 25:12: “Perciò digli che io stabilisco con lui un patto di pace..”. In quel punto compare stranamente e incredibilmente una Vav spezzata in due come potete vedere nell’immagine qui sotto:

VaV spezzata ebraico

In questo specifico caso è tradizione secolare che la parola ‘Shalom’ che si trova all’interno di un rotolo della Torah in Numeri 25:12 deve sempre essere scritta in questo modo. Ma qual’è il significato di questa Vav spezzata?

 

La storia descritta in Numeri al Cap. 25 circa un nipote di Aronne di nome Fineas ci rivela che attraverso il suo Zelo nell’essere fedele ai comandamenti di Eloah ferma la pestifera morte con cui viene colpita Israele a causa della sua infedeltà a Yahuveh. Perciò da un certo punto di vista possiamo affermare che Fineas è simbolo del Messyah, poichè è scritto di lui in Num. 25:13: “ha avuto zelo per il suo Eloah YHVH e ha fatto espiazione per il popolo di Israele”.

Possiamo ulteriormente affermare che questa Vav spezzata sia l’immagine della vita spezzata del nostro Messyah donata per la nostra liberazione finale dal male nel mondo. Perchè possiamo dire questo? Perchè dal momento che Vav rappresenta il numero dell’uomo (sei), la Vav spezzata rappresenta un uomo rotto, spezzato, quindi morto. Infatti in questo particolare versetto (pasuk), l’uomo (l’israelita ucciso insieme alla donna) è stato spezzato (ucciso) per il bene di tutti, per un patto di pace con Eloah. Fatto che ha portato all’espiazione del peccato del popolo di Israele e alla cessazione del flagello che lo colpiva a morte. Questo evento è un parallelo di quanto avverrà al Messyah che sarà spezzato (ucciso) per l’espiazione dei peccati non solo di Israele ma anche di tutta l’umanità e la liberazione dal flagello della morte per sempre.

 

Shin: Viene rappresentata con il pittogramma della rappresentazione di tre punte che si elevano verso l’alto.

SHIN paleo-ebraica

 

In scrittura paleo-ebraica è rappresentato da tre punte aguzze, come denti denti affilati, che possono ferire, mordere, denti di serpente, distruttori. Il simbolo viene associato con i verbi distruggere e consumare. Shin è correlata a SHEN (dente). La forma della Shin ricorda un molare, che macina il cibo con le sue punte acuminate. La parola SHEN (dente) è, a sua volta, legata a SHANAN* (acuto*).

Ma poichè, come sappiamo, le parole della lingua ebraica sono molto più ricche di significati rispetto alle nostre occidentali, troviamo che questo carattere secondo il contesto e la parola in cui è inserito può significare queste e molte altre cose.

Quindi VESHINANTAM LEBANECHA (ripeterai queste cose ai tuoi figli) – (Deuteronomio 6:7), significa “insegna ai tuoi figli così intensamente che essi capiscano la Torà chiaramente e le sue parole saranno *acutamente definite, oltre ogni dubbio”. (Kiddushin 30a)

In ebraico moderno si pronuncia: SH o S, a seconda che il puntino sia in alto a destra o in alto a sinistra. Esempio: SHIR (canto) oppure SADE’ (campo). La lettera rappresenta il potere divino ma anche la corruzione.

La forma della lettera ricorda potenzialmente i fenomeni naturali che sembrano sollevarsi verso il cielo, come a cercare l’Eterno. Ad esempio i rami di un albero, le fiamme di un falò, o un campo di fiori. Questo simbolismo si trova anche quando Mosè prega mentre Israele combatte contro Amalek. La Torà dice che ‘Israele prevaleva quando Mosè teneva alzate le sue mani’ – (Esodo 17:11). La Shin è quindi metaforicamente una specie di siluette di Mosè, con le due braccia larghe alzate e la testa in mezzo. Quindi, non erano affatto i presupposti poteri magici di Mosè a dargli la vittoria e che molti erroneamente gli adducono, ma la EMUNA’ (fiducia in Yahuveh) con la quale egli ispirava il popolo di Israele a rivolgere i propri occhi in alto verso YHVH il vero Dio Supremo sopra tutti i signori e dèi. (Mishnah; Rosh Hashanà 3:8)

 

 AYIN: Il pittogramma originario è simile ad un occhio.

AYN paleoebraico 

La lettera Ayin è la 16^ dell’alfabeto ebraico ed ha valore numerico 70. In genere nella Bibbia questo numero oltre che simbolo di completezza nelle cose terrene che originano da progetti divini, è anche associato alle nazioni (universalità) e ai loro centri di controllo materiali e spirituali.

Dal pittogramma proto-cananeo, la lettera è diventata in pre-fenicio una Ktav Ivri, come per la lettera greca “O” (Omicron) che èpoi diventata la lettera latina “O” (Occhio).

Nella moderna scrittura ebraica classica (Ketav Ashurit) essa è costituita da uno Yod allungato a linea discendente con una Zayin inserita di lato a sinistra.

La Ayin significa “occhio”, “vedere”, e per estensione anche “comprendere e osservare” (cfr Ger. 5:21; Isaia 6:10; Matt. 13:15). La lettera rappresenta inoltre la “luce spirituale”.

Ayin è descritto alle volte come avente due occhi che rappresentano la scelta o le azioni che procedono dalla volontà (cuore). Ciò indica che possiamo scegliere se usare l’occhio buono (benedizioni) o l’occhio cattivo (maledizioni, malocchio).

AYIN occhio buono e occhio cattivo

Quando l’occhio è cattivo (Ayin Ra = Amen Ra), diventa uno schiavo alle finalità del peccato e degli impulsi del male (Hara Yetzer). Come dice un antico proverbio ebraico: “Il cuore e gli occhi sono le spie del corpo: essi portano una persona a trasgredire, gli occhi vedono, il cuore brama e il corpo trasgredisce” (Bamidar 15:39).

Una persona è detta anche essere simile ad un mondo in miniatura (Olam Katan). L’occhio riflette quello che l’uomo vede riflesso del suo mondo interiore nel mondo esterno. La prospettiva con cui una persona osserva il mondo ne rivela il vero carattere interiore e nascosto (subconscio).

Questo è in parte quanto ha rivelato Yahushua quando disse: “L’occhio è la luce del tuo corpo. Quindi se il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà pieno di luce (luce originaria buona), ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce in te è tenebre, quanto saranno grandi queste tenebre!” (Matt. 6:22-23).

Da questa dettagliata considerazione del nome del Messyah possiamo sicuramente essere gioiosi nello scoprire che questo è veramente l’UNICO NOME che salva davvero e come questo sia di importanza fondamentale per noi Natzarym oggi.

Siete pregati pertanto di osservare le immagini relative ai caratteri usati nel nome YaHVShuA e interpretarne il chiaro e luminoso messaggio profetico in esso contenuto. Cosa impossibile con altri nomi quali: Yahshua, Yehshua, Jesua, Jesus, Ieosus, Iesus,Y’shu, Gesù, ecc.

 

yod_1

YOD MANO

 

HE ebraico

VaV ebraicoMessyah appeso al legno Vav

SHIN EBRAICO DISTRUGGERE LUCE

Daniele visione statua immagine

 

AYIN ebraico occhio vedere comprendere luce originaria

AYN ebraico Annuit Coeptis

 

SIGNIFICATO LETTERA PER LETTERA:

 

YOD = LA MANO;

HE = ESPIRA (SPIRITO) LA VITA E DA CUI PROVENGONO TUTTE LE COSE;

VAV = UOMO – APPESO AL LEGNO DELLA MALEDIZIONE;

SHIN = CONSUMA E DISTRUGGE;

AYIN = LO SGUARDO DEL DIO DALL’OCCHIO MALVAGIO CHE TUTTO VEDE, E CHE HA IL POTERE, E IL CONTROLLO SULL’UMANITA’ (Annuit Coeptis).

Pertanto leggiamo cosa è INSCRITTO DENTRO il Nome del nostro Ha’Mashyah Yahushua:

La mano trafitta, da cui proviene tutta la creazione appartiene al figlio dell’uomo appeso al legno della maledizione. Questo stesso consumerà e distruggerà il Six-Tema (666) mondiale politico, religioso, economico e sociale, che opera sotto il controllo e lo sguardo vigilante del dio serpente dall’occhio malvagio che tutto vede!

E’ incredibile cosa è scritto nei caratteri ebraici ORIGINALI dell’UNICO NOME CHE CI SALVA DAVVERO!

E’ esattamente la profezia pronunciata in Eden in cui è già contenuto il nome del nostro Salvatore, e descritta in Genesi 3:15: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno“.

Yod e Vav sono la prova che il calcagno è stato ferito. Ma He, Shin e Ayin ora devono essere realizzate materialmente per schiacciare e distruggere la testa del rettile con l’occhio malvagio e tutte le sue estensioni rettiliane terrestri.

Il paradigma è chiaro e potente! È il fallimento (peccato) che Satana usa per ucciderci tutti, ma che l’apostolo Paolo descrivendolo in Colossesi dice essere stato già ribaltato 2000 anni fà contro le stesse autorità delle tenebre da cui ormai siamo stati già liberati spiritualmente e a breve anche fisicamente:

“Siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Eloah YHVH che lo ha risuscitato dai morti. Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Eloah YHVH vi ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sul legno; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo del legno“.  (Colossesi 2: 14-15)

Caduceo simbolo inchiodare satana al legno della croce semplice

Credo che non ci siano parole nel comprendere come Yahushua abbia inchiodato al legno della maledizione della legge lo stesso rettiliano (il serpente antico), attraverso il suo corpo di uomo che ha ubbidito perfettamente alla Legge data dagli elohim agli uomini per metterli alla prova, vincendolo così per sempre e riprendendo il potere tolto al primo Adamo per ridare la libertà e la vita al genere umano schiavo del fallimento e della morte.

Dobbiamo essere molto zelanti e avere grande fiducia in questa grande opera superumana! Quando leggiamo Ebrei 2:14,15 possiamo vedere che l’opera redentrice del Messyah sul palo di legno del Golgota ha distrutto il potere di Satana e il suo sistema rettiliano sugli esseri umani: “… per distruggere con la sua morte colui il quale aveva il potere della morte, cioè il diavolo”. Distruggere! Possiamo pronunciare una parola più forte di questa? In greco questa parola significa “togliere potere o mettere fuori uso”.

Sul legno della maledizione, Yahushua ha combattuto e vinto sia i reami e i poteri spirituali occulti che dominano questo mondo nelle tenebre ma anche gli attuali regni politici e religiosi, espressione di quelli superiori, che mettono in discussione la loro condizione di creature per opporsi ai disegni eterni di YAHUVEH. Attraverso il legno, dice Paolo, questi poteri umani e sovrumani al servizio di questo sistema di cose che promuove l’inimicizia con Eloah (Dio) hanno mostrato tutta la loro ferocia e il loro potenziale di tortura e morte contro l’uomo e coloro che appartengono alla Verità rivelata da Eloah. Ma sono stati sconfitti una volta per tutte attraverso l’opera Suprema di Yahushua. Questi poteri non governano più sul mondo, anche se visibilmente può sembrare che ancora non sia così: la vita perfetta del figlio dell’uomo, il Messyah Yahushua, inchiodata su quel legno maledetto dalla legge voluta proprio dagli elohim; ha disarmato e sbarrato per sempre il loro potere sull’umanità.

Questa è la più grande rivelazione per il nostro futuro! Aver ricevuto questa rivelazione non significa che dobbiamo vivere nel trionfalismo senza fare più nulla (come insegna la falsa cristianità), ma dobbiamo assumerci la responsabilità attiva nel promuovere e far conoscere la venuta del Regno Millenario del nostro Adonay, in cui Yahushua (l’Agnello di Eloah), e sua moglie la Qahal (il vero Israele spirituale), insegneranno a tutti i popoli e le nazioni il significato del potere creativo e di trasformazione contenuto nelle Leggi morali e spirituali di ELOAH YAHUVEH.

Il proposito che l’Eterno Creatore ha annunciato in Eden sulla la sorte del serpente e sul suo malefico disegno anti-Verità è stato fedelmente adempiuto dal suo prescelto Unto Re: Yahushua, il nostro amato Messyah e Maestro.

Quindi quello che io so è che la pronuncia corretta del nome del mio Amato Signore è: YAHUSHUA! E non mi interessa affatto quello che pensano gli ignoranti spirituali.

Qual è sarà la vostra posizione in merito al Suo Nome quando Egli apparirà per prendere quelli che hanno il nome del Padre Suo scritto sulle loro fronti, e scacciare quelli che non lo hanno?

Voi che nome avete scritto sulla fronte? Il vostro o quello della vostra ekklesia umana?

Ad ognuno il “suo premio” dice il Adonay Yahushua:

Poi mi disse: “«Non sigillare le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino. Chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora». Ecco, io vengo presto e con me avrò la mia ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere… Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna..”

LA VERITA’ E’ SEMPRE E SOLO UNA COME IL VERO NOME CHE SALVA!

YAHUSHUA

 

Lodate Yah!

 

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